Il Montepulciano d’Abruzzo chiude il 2020 in crescita

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Il Montepulciano d’Abruzzo chiude il 2020 in crescita

Nonostante l’anno passato difficile sotto tutti i punti di vista, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo inaugura il 2021 con un segnale positivo. Dall’Osservatorio Permanente a cura di Wine Monitor Nomisma, infatti, emerge che i vini abruzzesi sono stati protagonisti assoluti nella grande distribuzione in questo particolare 2020. In particolare, nel mercato domestico la DOC Montepulciano d’Abruzzo, tra i principali competitor, è quella che registra – in termini di valore – una crescita maggiore con un + 8% rispetto allo scorso anno. Bene anche i volumi di vendite con un +3,8%.

Di fondo anche in questo difficile 2020 si è continuato ad investire nella comunicazione e nella promozione – seppur a distanza – dell’enologia regionale; tante le attività promosse dal Consorzio, durante i difficili mesi di lockdown, a supporto per esempio del canale e-commerce in Italia oppure, su mercati esteri strategici come Nord Europa, USA e Cina ci si è attivati con degustazioni guidate, corsi di approfondimento e di formazione, partecipazione a quei pochi eventi andati in scena e dedicati al meglio del vino italiano.

Questo ha avuto come diretta conseguenza un’ottima tenuta del Montepulciano d’Abruzzo sul mercato nazionale ed internazionale.  Nel primo trimestre del 2020 infatti, i vini abruzzesi avevano registrato un +10% e, nonostante l’emergenza sanitaria e le ricadute economiche disastrose, grazie alla forza del Montepulciano d’Abruzzo si è arrivati a fine anno addirittura con un segno positivo.

“Questi dati ci confermano che il Consorzio deve proseguire nella direzione intrapresa, continuando ad investire sulle attività di comunicazione, da una parte, e mettendo in campo iniziative volte alla gestione delle produzioni, dall’altra”, spiega Di Campli analizzando anche il discorso prezzi, “se il prezzo medio a scaffale è cresciuto, non è aumentata la redditività dei nostri agricoltori, occorre dunque intervenire per fare in modo che i viticoltori abruzzesi possano ottenere un maggiore ritorno dal proprio lavoro. E’ stato un anno da dimenticare, sotto tanti punti di vista, e molte aziende di dimensioni medio piccole che lavorano solo con il canale Horeca stanno tutt’ora pagando un caro prezzo, per questo stiamo cercando di supportarle con iniziative che spingano anche su canali alternativi come l’ e-commerce e stiamo lavorando per mantenere alta l’ attenzione degli stakeholder nazionali e internazionali sui vini d’Abruzzo d’altro canto stiamo insistendo sul dialogo anche con le istituzioni a fronte di misure che sappiano davvero tutelare tutte le realtà che compongono il settore vitivinicolo regionale, essenziale per l’intero comparto economico”.

 

Il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo è un ente privato istituito con legge dello Stato nel 2003 con all’attivo attualmente oltre 200 Aziende e circa 6000 produttori di uve a Denominazione di origine. Grazie a tale rappresentatività, il Mipaaf ha delegato al Consorzio funzioni pubbliche di tutela e controllo delle principali denominazioni di origine controllata del territorio regionale. Trattandosi di un Consorzio regionale riesce a “comunicare” tutto l’Abruzzo, con un grande lavoro di squadra ha reso possibile il raggiungimento di tanti risultati dal punto di vista promozionale su tutti i mercati globali – attingendo per esempio a fondi comunitari -, e dal punto di vista strategico/istituzionale, rappresentando l’interlocutore “corale” per le istituzioni locali e non.

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